Social network come rifugio. […] sg. al link.
Ad oggi la difficoltà maggiore è quella di incontrare gli altri, ma soprattutto instaurare una sana relazione con chi incontriamo per la prima volta o con chi già conosciamo da tempo. Le pressioni sociali, lavorative e istituzionali ci obbligano a soddisfare una sempre più ampia e articolata serie di doverizzazioni. Queste si articolano e si consolidano nella nostra mente, costringendoci a sacrificare bisogni relazionali, affettivi, e addirittura primari (mangiare frettolosamente, dormire poco ecc.). Il tempo percepito durante il giorno si è ridotto significativamente. A sua volta anche la possibilità di incontrare persone in contesti relazionali conviviali e distesi. Pertanto una delle soluzioni che abbiamo adottato per far fronte a questa mancanza di tempo sono stati i social network.
SOCIAL NETWORK SI O SOCIAL NETWORK NO?
Mentre qualcuno addita i social network come il male nei rapporti interpersonali, personalmente non condivide questa visione pessimistica. Questi strumenti di interconnessione hanno delle potenzialità notevoli e se utilizzati come un’estensione delle nostre abilità sociali possono essere molto produttivi e soddisfacenti. Personalmente, sono favorevole al loro utilizzo anche perché sono un assiduo frequentatore di social network per rimanere in contatto con i miei amici, o per lavoro. La differenza la fa come al solito dall’utilizzo che ne facciamo. Il problema sorge quando vengono utilizzati come sostituti alle relazioni sociali per il poco tempo disponibile o per far fronte alle nostre paure. Ad esempio la paura del giudizio degli altri, la difficoltà ad esprimere sé stessi, il proprio punto di vista, il proprio stato emotivo ecc.
COME UTILIZZARE I SOCIAL
Quali sono le conseguenze di un utilizzo improprio e/o disfunzionale dei social network ? Non è certamente semplice riassumere un argomento così tanto complesso che ormai da anni è entrato preponderante a far parte della nostra quotidianità e cultura. Tuttavia mi soffermerò nello specifico ed in breve sui risvolti psicologici che né conseguono: a lungo andare le abilità sociali che avevamo faticosamente maturato e consolidato vengono “disallenate” o peggio ancora disapprese e dimenticate, e ciò può essere terreno fertile per l’insorgere di problematiche psicologiche quali ansia sociale, depressione, fobie specifiche, difficoltà ad essere assertivi, passività. Quindi la vita virtuale va bene se accompagnata ad una maggiore vita reale. Sono convinto che la nostra mente deve essere continuamente allenata e stimolata. Questo va fatto attraverso esperienze dirette e reali con gli altri. Inoltre, tra le problematiche psicologiche che emergono vi è quella legata alle dipendenze da strumenti tecnologici. Infatti grazie ai social network abbiamo la possibilità di sperimentare meno ansia, paura, sentimento di solitudine, vergogna, inadeguatezza e quindi un benessere immediato. La mia riflessione non vuole essere un attacco ai social network, ma un invito rivolto a tutti ad acquisire maggiore consapevolezza sui rischi che si possono correre se vengono utilizzati come strumento principale per affrontare la propria vita relazionale ed affettiva.