Il nostro modo di parlare ai nostri figli diventa la loro voce interiore.
Sul treno.
Bambina: “mamma perché non prendiamo un micetto?”
Madre: “perché poi dovrai affrontare il dolore dell’abbandono”
Bambina: “che vuol dire?”
Madre: “che quando poi morirà, la perdita sarà troppo dolorosa. A questo non avevi pensato vero?” (Pure soddisfatta!!!!)
Bambina: “…”
Qualche anno fa si parlava di “genitori spazzaneve” ossia quelli che facevano di tutto pur di evitare insuccessi e fallimenti ai propri figli.
Qui siamo andati oltre, nel goffo tentativo di proteggere una bambina da ciò che è solitamente naturale ed inevitabile: cioè il concetto di morte.
Si arriva addirittura a anticipare l’esito doloroso come unica conseguenza catastrofica alla semplice iniziativa di una bambina che vorrebbe prendersi cura di un gatto. Mi vengono in mente altre cose che la donna avrebbe potuto dire: che sarebbe troppo impegnativo, il gatto spela, non abbiamo spazio in casa, d’estate non avremmo a chi lasciarlo, i gatti li detesto…. qualunque cosa. Ma inibire un’iniziativa per paura è in assoluto l’insegnamento peggiore che a mio avviso si possa dare ad un bambino!! (Rif.: Dott.ssa Francesca Carnevali)
Il modo migliore per aumentare l’autostima dei bambini è ascoltare quello che hanno da dire. Quando i vostri figli decidono di parlare con voi per condividere i loro problemi, smettete quello che state facendo e fermatevi ad ascoltarli. Non c’è niente di più importante di questo. Se il bambino chiede un abbraccio durante le faccende domestiche, non dite “più tardi”. I vostri impegni possono aspettare. Una coccola può impegnare solo pochi minuti, ma la memoria di un bambino e il ricordo di una coccola può durare per sempre. I bambini hanno bisogno di abbracci più delle cose e dei regali. Quando si abbraccia un bambino, è importante essere sempre gli ultimi a mollare la presa. Non si sa mai quanto può durare un abbraccio di un bambino: è un bisogno variabile e improvviso, inaspettato e meraviglioso. Ai bambini il troppo abbracciare non guasta mai. I bambini diventano viziati quando abbiamo sostituito la nostra presenza con i regali. Essere buoni genitori non significa dare al bambino una vita perfetta. Significa insegnare a loro come condurre una vita buona e felice nel nostro mondo imperfetto.
Rif. https://www.facebook.com/Kids-World-306222536094622/?pnref=story