“La prima dose produce una strana, intensa delizia … c’è la promessa di una nuova vita”.
“La dose successiva crea uno strano nervosismo … ricorda la trepidanza di un ragazzo alla prima seduzione … questo stato si sovrappone con quello di un’ansia senza riposo, come quello di un uomo che vuole trascorrere la sera dedicandosi ad ogni forma di divertimento, ma non sa chiedere alla sua testa cosa fare ed è irritabile ad ogni propria decisione.”
Questa citazione di Aleister Crowley, una delle figure più emblematiche e controverse che si affermano a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Nel corso della sua vita aveva fatto largo uso di eroina e in queste parole vengono descritte esaurientemente i possibili effetti della sostanza sullo stato psicologico di una persona.
Se l’eroina ti fa da mamma, la cocaina è tuo padre…t’imposta, ti da una forma…guardi il mondo, la tua famiglia e ti dici che ogni cosa è ai tuoi piedi. Poi, ad un tratto scopri che le emozioni le hai perdute e se le incontri le temi…e guarire significa davvero che hai imparato a dire mi dispiace … e provare a perdonarti per non essere stato PERFETTO.
La tossicodipendenza è un disturbo complesso ma trattabile che agisce sulla funzione cerebrale e sul comportamento. Non esiste un trattamento adatto per tutti i pazienti. Un trattamento efficace deve rispondere a diverse esigenze del soggetto, non esclusivamente all’abuso di droga. L’addiction o dipendenza patologica è una malattia cronica ad andamento recidivante, o meglio una forma di apprendimento associativo abnorme. Questo apprendimento a lungo termine, e la sua destrutturazione, rendono il soggetto ipersensibile agli stimoli droga correlati, esterni ed interni. La disintossicazione, la risoluzione della crisi d’astinenza, i successi terapeutici non sono in grado di azzerare completamente il rischio di craving e le ricadute nella malattia. Infatti una nuova esposizione alla sostanza stupefacente o ad elementi ambientali ad essa associati possono scatenare il desiderio compulsivo e la recidiva.